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Pinacoteca di Brera: guida alle opere più famose

Quando si parla di arte, confesso senza problemi di essere una vera capra. Non è che non mi piaccia passeggiare tra le sale di gallerie e pinacoteche, ma semplicemente non ho mai approfondito questo campo e non mi interessa particolarmente farlo. Perciò, quando visitando la Pinacoteca di Brera ho incontrato diversi dipinti che persino io conoscevo e apprezzavo, mi sono molto esaltata.

In ogni museo vado alla ricerca di quei pochi pezzi che riconosco e che mi trasmettono qualcosa, facendomi sentire un po’ meno inesperta. Così ho pensato di realizzare una breve guida per chi, come me, non si ritiene un esperto d’arte, ma apprezza la pittura e soprattutto si entusiasma quando finalmente riconosce un dipinto.

Se vuoi sapere quali sono le più celebri opere d’arte che troverai alla Pinacoteca di Brera, non ti resta che seguirmi nelle prossime righe.

L’ingresso alla Pinacoteca di Brera

Info pratiche

INDIRIZZO: via Brera, 28 20121 Milano
ORARI: mar – sab > 9:30 – 18:30 (ultimo ingresso alle 17:00); dom > 14:00 – 18:30 (ultimo ingresso alle 17:00); ogni primo e terzo giovedì del mese > 9:30 – 22:00 (ultimo ingresso alle 20:20)
BIGLIETTO: gratuito fino a data da destinarsi

Come arrivare

La Pinacoteca di Brera si trova nel cuore di Milano, nell’omonimo quartiere di Brera.

Il modo migliore per arrivarci è con la metropolitana, visto che a 5 minuti a piedi si trovano tutte e 3 le linee (M1 Cairoli, M2 Lanza, M3 Montenapoleone). Ti lascio qui sotto il percorso per arrivare alla Pinacoteca dalle tre stazioni metro.

Percorso per arrivare alla Pinacoteca di Brera con la metro
Come arrivare alla Pinacoteca di Brera in metropolitana

Sconsiglio la macchina: Brera è una ZTL quasi interamente pedonale (e sì, mi è già costata una multa in passato).

Orari di visita

Gli orari di visita sono i seguenti:

  • Martedì – sabato dalle 9:30 alle 18:30 (ultimo ingresso alle 17:00)
  • Domenica dalle 14:00 alle 18:30 (ultimo ingresso alle 17:00)
  • Ogni primo e terzo giovedì del mese dalle 9:30 alle 22:00 (ultimo ingresso alle 20:20)

Biglietti d’ingresso

La grande novità della riapertura post-lockdown è che per il momento la visita alla Pinacoteca di Brera è totalmente gratuita! L’unico onere è quello di prenotare l’ingresso online, e ti conviene farlo con un po’ di anticipo visto che è consentita l’entrata a sole 100 persone per volta.

Una volta acquistato il biglietto, avrai accesso anche a una piattaforma online per arricchire la tua visita con percorsi suggeriti in base a ciò che più ti interessa, materiale multimediale di approfondimento e tutte le news sugli eventi in corso.

Quanto tempo per visitare la Pinacoteca

Al momento, a causa delle norme anti coronavirus, la permanenza all’interno della galleria è limitata ad un’ora e mezza. Essendomi trattenuta solo un’oretta, non so dire se effettivamente siano rigidi su questo punto. Prenditi però del tempo anche dopo la visita per visitare il Palazzo e gli altri luoghi di cui ti parlerò!

Una delle eleganti stanze della Pinacoteca

Precauzioni per il coronavirus

Trovo che la Pinacoteca si sia attrezzata benissimo per gestire la nuova emergenza sanitaria. Le indicazioni sono chiare e semplici, e in particolare:

  • È obbligatorio indossare la mascherina e viene rilevata la temperatura all’ingresso
  • In ogni stanza può accedere un preciso numero massimo di persone, e il personale del museo è molto attento a verificare che le regole vengano rispettate
  • Il percorso all’interno del museo è a senso unico, e alcune sale sono (purtroppo) chiuse per assicurare il distanziamento
  • Lungo il percorso si trovano diversi dispenser di gel igienizzante
  • Come già detto, vi è un limite di permanenza di un’ora e mezza, che consente a tutti di visitare la galleria avendo garantiti i propri spazi

Cosa vedere alla Pinacoteca di Brera: i capolavori più famosi

La Pinacoteca di Brera venne istituita ufficialmente da Napoleone agli inizi dell’800, con l’obiettivo di raccogliervi le opere più importanti provenienti dai territori conquistati. Per questo motivo a Brera sono conservati capolavori di diverse scuole, epoche e provenienze, anche se possiamo dire che il focus sia sull’arte antica e moderna, veneta e lombarda. 

Arriviamo al punto: cosa posso vedere alla Pinacoteca di Brera che mi faccia apprezzare la visita anche se non sono un esperto di arte?

Ecco le opere più famose di Brera che quasi tutti riconosceranno.

Sposalizio della Vergine – Raffaello Sanzio (1504)

Mi sembra di sentire ancora la mia prof di arte del liceo mentre spiega la convergenza delle linee e la prospettiva che Raffaello usa con maestria in questo dipinto.

Ti consiglio di non fermarti ai soggetti in primo piano, e di avvicinarti al quadro per osservare i dettagli sullo sfondo.

Sposalizio della Vergine – Raffaello

Cena in Emmaus – Caravaggio (1606)

Chi non conosce Caravaggio? Persino io ne distinguo la firma nelle scene egregiamente illuminate. La prima versione (più celebre) di questo dipinto si trova a Londra, alla National Gallery.

Cena in Emmaus – Caravaggio

Madonna col Bambino e santi, angeli e Federico da Montefeltro – Piero della Francesca (1472-1474)

Di primo acchito questo quadro non ha risvegliato in me nessun ricordo, finché non ho visto lei: la conchiglia con l’uovo sul soffitto. Anche la brutta faccia di Federico da Montefeltro mi è poi tornata in mente. Forse non uno dei miei quadri preferiti.

Cristo morto nel sepolcro e tre dolenti – Andrea Mantegna (1483 c.a.)

È un quadretto piccolo, un po’ cupo, ma certamente lo riconoscerai. Il dipinto si trova appeso ad un muro al centro di una sala con luci soffuse, e devo dire che produce un discreto impatto emotivo, forse per la vicinanza della prospettiva e per il gran numero di dettagli.

Cristo morto nel sepolcro e tre dolenti – Mantegna

Pietà – Giovanni Bellini (1460 c.a.)

Famosissimo. Bellini in questo dipinto si concentra soprattutto sulle emozioni e il dolore dei soggetti, che trasmette benissimo agli osservatori.

Rissa in galleria – Umberto Boccioni (1910)

Ti ricordi le ultime pagine del programma di quinta superiore, dove pensavi già alle meritate vacanze post-maturità? Ecco, tra quelle pagine c’era senz’altro questo dipinto, molto diverso da quelli elencati prima (entriamo infatti nel Futurismo).

Curiosità: il bar nel dipinto è proprio il Bar Zucca che si trova in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano.

Rissa in galleria – Boccioni

Ritratto di Alessandro Manzoni – Francesco Hayez (1841)

È sicuramente il più famoso ritratto dello scrittore, un dipinto semplice eppure così affascinante. Di fianco al Manzoni si trovano anche il ritratto di sua moglie Teresa, un autoritratto di Hayez e il ritratto di Massimo d’Azeglio.

I ritratti di Hayez

Il bacio – Francesco Hayez (1859)

Per ultimo, il vero capolavoro simbolo della Pinacoteca di Brera: il Bacio di Hayez. Nei colori di questo dipinto così romantico si nasconde un forte messaggio patriottico: le calze rosse e il risvolto verde del mantello dell’uomo, accostati alla veste azzurra e bianca della fanciulla evocano le bandiere d’Italia e Francia.

Il bacio – Hayez

Il laboratorio di restauro: il lavoro dietro alle opere

Lungo il percorso espositivo, ti troverai di fronte ad una stanza con le pareti in vetro: il laboratorio di restauro.

Realizzato nel 2002 in occasione del restauro di una grande opera non trasportabile al di fuori del museo, nel 2018 è stato oggetto di un completo restyling. Se visiti la Pinacoteca durante il restauro di un’opera, avrai l’occasione unica di seguire da vicino l’attività dei restauratori.

Il laboratorio di restauro della Pinacoteca

Se vuoi essere certo di imbatterti in questo evento, puoi prendere contatti preventivamente con i responsabili del laboratorio.

Non solo Pinacoteca: le altre esperienze di Brera

La cosa bella di Brera è che non ha da offrire “solo” una splendida collezione di opere d’arte. Potrai infatti arricchire (o sostituire) la tua visita con altre attività molto interessanti.

L’orto botanico

L’orto botanico di Brera si trova sul lato sud del palazzo, ed è sede di attività didattiche e di ricerca promosse dall’Università Statale di Milano.

L’ingresso è gratuito, ed è aperto da lunedì a sabato dalle 10:00 alle 18:00 in periodo estivo (1 aprile – 31 ottobre), dalle 9:30 alle 16:30 in periodo invernale (1 novembre – 31 marzo).

Io per ben due volte ho fatto l’errore di venire di domenica e quindi non sono riuscita ad entrare, ma una passeggiata tra piante e fiori dopo la visita al museo è più che consigliata!

La Biblioteca Braidense

Altro posto non accessibile di domenica ma che non puoi assolutamente perdere. Questa biblioteca è un vero gioiello, e fortunatamente all’ingresso della Pinacoteca c’è una vetrata che ne regala uno scorcio per chi, come me, non l’ha trovata aperta.

Durante gli orari di apertura è una vera e propria biblioteca, quindi troverai studenti e studiosi chini sui libri, ma ciò non ti impedirà di fare un giro tra le sue meraviglie.

La biblioteca Braidense vista dall’ingresso della Pinacoteca

Controlla il sito ufficiale in base al servizio di interesse per conoscere gli orari di apertura.

L’Accademia delle Belle Arti

Brera è anche la sede della famosa Accademia delle Belle Arti. Girando per il Palazzo percorrerai i corridoi e passerai affianco alle aule che in settimana ospitano gli studenti della scuola. Non ci sono degli specifici spazi da visitare, ma vale la pena di immergersi per un po’ nell’atmosfera del posto.

Il Palazzo di Brera

Caffè Fernanda

Il bistrot che incontrerai al termine della visita alla Pinacoteca vanta una splendida terrazza con affaccio sul cortile centrale del Palazzo. È un locale molto elegante dove gustare un caffè e una briosche o dove pranzare. I prezzi sono un po’ più alti di un normale bar (per intenderci, un cornetto costa 2€ e un caffè 1,8€), ma comunque abbordabili. Sono molto trasparenti e sul sito si trova il menù con i prezzi.

L’interno del Caffè Fernanda

Mi vergogno ad ammettere che ho visitato la Pinacoteca di Brera per la prima volta dopo 27 anni, nonostante io sia nata e cresciuta a Milano!

È sicuramente una tappa importante della tua visita a Milano, e ora che l’accesso è anche gratuito, non ci sono più scuse per non andare a scoprire i capolavori al suo interno!