Toscana: 7 giorni on the road
Dopo un anno all’estero, quest’estate avevo il desiderio di godermi un po’ il nostro bellissimo paese, che ammetto di conoscere poco a causa della mia smania di scoprire posti lontani ed esotici. Un amico belga qualche mese fa mi disse che il suo sogno sarebbe avere un giorno una villa sperduta tra le colline toscane, e mi sono vergognata molto ad ammettere di non essere mai stata nei posti che nominava! Così io e il mio ragazzo abbiamo approfittato della sua casa a Marina di Carrara, e da lì siamo partiti per 7 giorni on the road alla scoperta della Toscana!
Seguitemi kilometro per kilometro in un viaggio dove non mancheranno bellissimi panorami, ottimo vino e cibo squisito!
Consigli pratici on the road
Il primo consiglio sarebbe naturalmente quello di evitare il mese di agosto… come ogni località turistica in Italia, è letteralmente presa d’assalto. Tuttavia, sono la prima a non potermi permettere molti altri periodi e tutto sommato, con qualche accorgimento, non è stato terribile.
- Prenotate i ristoranti: lo so è fastidioso, sarebbe molto meglio arrivare sul luogo e farsi consigliare o ispirare. Però, almeno la sera e almeno nelle località più famose, consiglio di farlo. Noi non l’abbiamo fatto solo una sera e non abbiamo trovato un solo ristorante in tutto il paesino che avesse un tavolo per due!
- Prenotate le cantine: soprattutto quelle più famose (come quella degli Antinori, che per questo motivo non abbiamo potuto visitare).
- Prenotate gli alloggi: in Italia in alta stagione è molto raccomandabile, anche per evitare prezzi folli. Seguite i miei consigli su dove dormire durante questo itinerario.
- Informatevi sui parcheggi: molte destinazioni sono dei veri gioielli medievali, e in quanto tali non sempre sono attrezzatissime a ricevere un numero elevato di macchine. Consiglio di informarsi sulle diverse opzioni, così da non perdere troppo tempo a cercarle all’ultimo. In questa guida condividerò con voi quello che ho imparato sulla mia pelle!
Day 1: Valle del Chianti
Il nostro giro inizia come nel più classico degli itinerari dalla Valle del Chianti. Dopo essere arrivati in autostrada a Firenze, abbiamo imboccato la Via Chiantigiana (SR222), una strada panoramica bellissima che si snoda tra colline e vigne, attraversando molti dei famosi paesini del Chianti.
La nostra prima tappa è Panzano in Chianti, una tranquilla cittadina medievale con una vista stupenda. Tutte queste cittadine sono adorabili ma molto piccole, non serve ritagliarsi troppo tempo per visitarle.
DOVE ABBIAMO PRANZATO A PANZANO: abbiamo scoperto per caso un’enoteca con una terrazza adorabile. Si chiama Il Vinaio, e si trova di fronte alla Chiesa di Santa Maria. Abbiamo preso dei crostini toscani, salumi e pecorino con le pere (21€).
Ci è stata consigliata anche l’Antica Macelleria Cecchini, un posto molto famoso in zona dove fanno dei menù di carne da condividere con altri commensali al tavolo. E’ però necessario prenotare.
Dopo pranzo ci siamo rimessi in macchina e siamo tornati indietro qualche kilometro lungo la SR222 per raggiungere il Castello di Verrazzano. Siamo venuti a conoscenza di questo posto quando nel tentativo di prenotare una degustazione alla Cantina Antinori con troppo poco anticipo non abbiamo trovato posto… così abbiamo cercato un’alternativa, e non siamo rimasti delusi! Probabilmente quella da Antinori è un’esperienza diversa, ma qui per soli 21€ vi faranno fare un giro nel bel castello/cantina con degustazione di vini e aceto balsamico di loro produzione. La cornice poi è splendida!
L’ultima tappa della nostra prima giornata in Toscana on the road è Monteriggioni, che è forse sconosciuta ai più (almeno a chi non ha mai giocato ad Assassin’s Creed!). Si tratta di un castello costruito nel 13º secolo dai senesi per difendere i territori circostanti dai fiorentini. Oggi è una minuscola città (sul serio, si gira in 10 minuti) circondata dalle mura, dove sembra che il tempo si sia fermato. Siamo arrivati all’ora del tramonto, e lo spettacolo dalla porta fiorentina (una delle due porte della città) è stato davvero magico.
DOVE PARCHEGGIARE A MONTERIGGIONI: ci sono due parcheggi fuori dalle mura. Il primo si trova alla base della collina e quindi è poi necessario camminare in salita. Il secondo (dove ci siamo messi noi) è proprio fuori dalla porta d’ingresso. Ha un costo di 3€/h o 5€ per la giornata, e si paga solo dalle 8 alle 20. Fuori dal secondo parcheggio ci sono anche 5/6 posti gratuiti se siete fortunati.
DOVE ABBIAMO CENATO A MONTERIGGIONI: Da Remo, un ottimo ristorante dove la pasta fatta in casa la fa da padrona. Abbiamo preso un antipasto, un piatto di pici cacio e pepe, uno di chitarroni al ragù di chianina sfumato al Chianti e mandorle e un dolce, oltre ovviamente al vino (50€ in tutto).
Day 2: San Gimignano e Siena
Dopo una buona colazione in hotel, ci siamo diretti con calma a San Gimignano… grosso errore! Non so se fosse dovuto in particolare all’orario (11:30), ma abbiamo impiegato quasi un’ora a trovare un parcheggio (improvvisato tra l’altro), e ogni volta invertirsi e circumnavigare la città richiedeva un sacco di tempo a causa delle migliaia di auto.
Ciononostante, lo spettacolo della città ci ha fatto dimenticare ogni sofferenza: San Gimignano è straordinaria! Consiglio di salire sulla Torre Grossa, sono poche rampe di scale e potrete ammirare il panorama della città e della valle (il biglietto costa 9€ e comprende l’accesso a una piccola pinacoteca). In cima troverete 3 grosse campane, donate alla città dall’Unione Sovietica.
DOVE ABBIAMO PRANZATO A SAN GIMIGNANO: su consiglio di un’amica da Milano, siamo andati all’Osteria delle Catene. Il personale era super gentile, e il cibo molto buono! Anche qui abbiamo optato per pici al ragù di chianina, pici zafferano e ricotta e l’immancabile vino (47€).
Nel primo pomeriggio ci siamo spostati a Siena, percorrendo la strada più lunga ma più scenografica (SR2).
Siena è un altro posto spettacolare, più “città” rispetto alle precedenti, ma sempre ricca di fascino storico. Pochi giorni prima si era tenuto il Palio, e in giro era pieno di persone che indossavano la bandiera della contrada vincitrice. Anche qui consiglio di camminare in lungo e in largo, segnandosi come tappe obbligatorie Piazza del Campo, il Duomo e la Basilica di San Domenico.
DOVE PARCHEGGIARE A SIENA: il proprietario del B&B ci ha consigliato di lasciare la macchina al parcheggio dello stadio, che costa come gli altri della città ma è molto vicino al centro. Il consiglio è stato ottimo, e in realtà in zona stadio è pieno di parcheggi bianchi gratuiti, quindi non è stato necessario pagare.
DOVE ABBIAMO CENATO A SIENA: questo più che un consiglio su dove andare è forse un consiglio su dove non andare. Da casa avevamo prenotato da Il Mangione, che però non era nulla di che. Locale un po’ spoglio, cibo non cattivo ma nulla di speciale. Però il prezzo era buono, abbiamo speso 28€ per un primo (ho avuto modo di assaggiare la Panzanella), un secondo di carne e due contorni.
Day 3: La Val d’Orcia
Ci spostiamo nella Val d’Orcia, dove il panorama cambia e ci troviamo di fronte a dolci colline ricche di vegetazione. Anche in questo caso abbiamo scelto la strada più lunga ma più scenografica, tornando sulla SR2.
Giungiamo così a Montalcino, dove fin da subito percepiamo molta più tranquillità. La città è molto graziosa, ci sono diverse chiese e la famosa fortezza. La cosa più bella forse è la vista che si gode da ogni angolo sulla vallata. In ogni via del paese troverete enoteche dove assaggiare il celebre Brunello.
DOVE PARCHEGGIARE A MONTALCINO: appena fuori dal centro della città, alla distanza di qualche rampa di scale, c’è un comodo parcheggio al prezzo di 1,6€/h. Avevamo letto di un parcheggio gratuito in zona ospedale, ma essendoci fermati solo un’ora abbiamo preferito la comodità.
DOVE ABBIAMO PRANZATO IN VAL D’ORCIA: ci siamo fermati in un paesino tra Montalcino e Montepulciano, Monticchiello, dove abbiamo pranzato all’Osteria La Porta, chiamata così perché si trova subito dopo la porta di ingresso al paese. Ci hanno dato un tavolo in terrazza con una vista pazzesca, solo quella valeva la sosta (caldo a parte purtroppo). Abbiamo preso delle bruschette, pappardelle al ragù di chianina, controfiletto di chianina, un dolce e del vino per 68€, tutto buono.
La seconda tappa è naturalmente Montepulciano, cittadina medievale celebre per il Vino Nobile. Un’oretta in giro è sufficiente per vederla, e ancora una volta la cosa più pazzesca è la vista che si può godere lungo il perimetro della città. La Piazza Grande merita una sosta, così come il Tempio di S. Biagio fuori dalla città.
DOVE PARCHEGGIARE A MONTEPULCIANO: ci sono diversi parcheggi ben segnalati, quasi tutti con disco orario da 1 o 2 ore. Noi l’abbiamo lasciata poco più di un’ora al P4, la distanza dal centro è irrisoria.
Concludiamo con la nostra ultima tappa: Pienza. Per raggiungerla abbiamo percorso la bella strada panoramica SP146.
Pienza è una vera perla, interamente progettata a tavolino da Papa Pio II che ingaggiò i più illustri architetti del ‘400 per rendere la sua città natale un esempio di “Città ideale”. E’ molto piccola, e potrete camminare senza meta per ammirarne ogni vicolo.
DOVE ABBIAMO CENATO A PIENZA: la cena qui è stata il nostro colpo di fortuna. Abbiamo prenotato con The Fork con lo sconto del 50% da La Piazzetta, e abbiamo mangiato davvero benissimo! In particolare ho provato un piatto che non conoscevo, il Peposo alla Fornacina di Pienza, una sorta di spezzatino preparato con vino rosso davvero eccezionale! Per un antipasto, due secondi, due contorni e vino avremmo speso 60€.
Day 4: La Maremma
Cambiamo ancora regione e ci addentriamo nella Maremma Toscana, avvicinandoci sempre più al mare.
La prima tappa è Pitigliano, una bellissima cittadina arroccata e costruita nel tufo. Prima di entrare nel borgo c’è un panorama bellissimo dell’intera città. Il centro storico è molto grazioso, e ha la particolarità di avere un quartiere ebraico (per questo motivo è anche chiamata la “Piccola Gerusalemme”). I confini del paese sono tutti a strapiombo sulle verdissime colline circostanti.
DOVE PARCHEGGIARE A PITIGLIANO: consiglio di lasciare l’auto nella piazza del mercato (salvo non sia giorno di mercato, che dovrebbe essere mercoledì mattina). Oltre a numerosi posti a pagamento ci sono anche alcuni spazi a strisce bianche.
Riprendiamo la nostra strada percorrendo la SR74 in direzione Capalbio, un altro antico borgo dove vale la pena fare una tappa. È famoso anche per il Giardino dei Tarocchi, che però apre solo il pomeriggio (noi non lo abbiamo visitato).
Lungo la strada ci siamo fermati a Manciano, cittadina forse meno rinomata e per questo molto tranquilla. Se avete poco tempo ci sono sicuramente tappe più interessanti!
Day 5: L’Argentario
Oggi avvistiamo finalmente il mare con la nostra gita all’Argentario.
Ci dirigiamo verso Porto Santo Stefano, sempre molto trafficata, e per questo decidiamo di non fermarci ma di proseguire facendo tutto il giro dell’isola. Così seguiamo la via panoramica in direzione Porto Ercole.
La strada sale fino in cima al monte, da cui si gode di una vista stupenda sul mare e sulle calette. Purtroppo, circa a metà tragitto la strada diventa sterrata, con sassi e pendenze, e la nostra macchina non era per nulla adatta. Questo ci ha un po’ impedito di goderci a pieno il giro. Inoltre, sarebbe stato bellissimo fermarsi e scendere alle calette, ma lungo la strada non c’è uno straccio di parcheggio, e i pochi posti in cui si riuscirebbe a lasciare l’auto alla bell’e meglio erano ovviamente invasi dalle auto. In questo caso il mese d’agosto ha giocato contro di noi.
Dev’essere bellissimo arrivare al Convento dei Frati Passionisti, da cui il panorama è pazzesco e si possono vedere i tomboli che uniscono il Promontorio dell’Argentario alla costa e le lagune di Orbetello. Tuttavia, la brutta esperienza con la strada sterrata ci ha fatto preferire evitare ulteriori rischi.
Giunti finalmente a Porto Ercole, ci fermiamo e visitiamo la cittadina e il porto. È molto più tranquillo che a Porto Santo Stefano, ma non direi meno bello. Scopriamo che la Spiaggia Le Viste è raggiungibile in poco tempo a piedi (15-20’), così riusciamo a farci almeno un bagno nell’acqua cristallina. La spiaggia è sia libera che attrezzata.
DOVE ABBIAMO PRANZATO A PORTO ERCOLE: ci siamo fermati al Bar Le Viste prima di scendere in spiaggia. È un normale bar, abbiamo preso un’insalata, ma la vista vale la sosta.
DOVE PARCHEGGIARE A PORTO ERCOLE: nella piazza del mercato (piazza Amerigo Vespucci) c’è ampio parcheggio a soli 0,5€/h. La distanza dalla città è poca, ma se volete essere più vicini alla Spiaggia Le Viste, c’è un parcheggio a pagamento poco prima (credo costasse intorno ai 2€/h, ma non ricordo con esattezza).
DOVE ABBIAMO CENATO ALL’ARGENTARIO: su suggerimento della proprietaria dell’Agriturismo abbiamo cenato da I Pescatori di Orbetello. Si tratta di una cooperativa di pescatori che la sera cucina il pescato del giorno in una location spartana ma molto carina proprio sulla laguna. Ogni sera è preso d’assalto ed è possibile prenotare solo alle 19:30, altrimenti coda! Abbiamo prenotato e alla fine tra una cosa e l’altra abbiamo comunque mangiato tra le 20 e le 21, inoltre abbiamo potuto ammirare un tramonto bellissimo. Il cibo era super a prezzi ottimi (un antipasto, due primi, un secondo, un contorno e mezza bottiglia di vino 50€).
Anche parcheggiare per andare a cena è stato un delirio; l’Argentario è splendido, ma ad agosto purtroppo è poco godibile.
Day 6: Mare?
Per il nostro secondo giorno sul mare avevamo previsto di fare un po’ di spiaggia o in zona Capalbio, o all’interno del Parco Regionale della Maremma. Purtroppo siamo stati sfortunati e ci ha colto la pioggia.
Abbiamo ripiegato sulla visita della Città di Cosa, sito archeologico di resti di una città romana risalente al III secolo a.C. Non era davvero nulla di che, non la consiglio se avete la fortuna di una giornata di sole.
Abbiamo trascorso del tempo in Agriturismo e verso sera, quando il tempo è migliorato, siamo andati a visitare Magliano in Toscana. La cosa più bella di questo borgo sono senz’altro le mura, a cui si può accedere gratuitamente e che regalano un tramonto stupendo sulla campagna.
DOVE PARCHEGGIARE A MAGLIANO IN TOSCANA: ci sono diversi parcheggi fuori dalle mura, abbiamo avuto fortuna a trovarne uno dato che c’era una manifestazione e quindi la città era presa d’assalto.
DOVE ABBIAMO CENATO: non siamo stati altrettanto fortunati con la cena. Questa è stata l’unica sera in cui non avevamo prenotato, e non abbiamo trovato nessun posto che avesse un tavolo libero! Volevamo andare Da Guido, suggerito dalla mia amica @blondeparmigiana, nonché dalla nostra ospite. Alla fine abbiamo ripiegato su La Castagneta, a Scansano. Lo abbiamo scelto perché si poteva prenotare con The Fork e ci dava la garanzia di un tavolo. Non ci andrei apposta in altre circostanze.
Day 7: Volterra e Pisa
La nostra vacanza è giunta al termine, ma non prima di aggiungere le ultime due tappe!
La prima è Volterra, dove arriviamo dopo un paio d’ore di strada (n.b. probabilmente in molti itinerari conviene visitare Volterra assieme a San Gimignano).
La città è molto carina, anche se non come San Gimignano, ma almeno è molto meno caotica! Nella bella Piazza dei Priori abbiamo assistito a una gara di tiro con la balestra (la 3ª e 4ª domenica di agosto gli abitanti mettono in scena una rievocazione medievale). Volevamo visitare la Fortezza Medicea, ma abbiamo scoperto che oggi è una vera prigione e quindi off-limits!
DOVE ABBIAMO PRANZATO A VOLTERRA: ci siamo fermati da Porgi l’Altra Pancia, dove ho ritrovato il buonissimo peposo!
DOVE PARCHEGGIARE A VOLTERRA: ci sono numerosi parcheggi, noi siamo andati a quello fuori dalla Porta Docciola, che è gratuito e vicinissimo al centro.
Ripartiamo alla volta di Pisa, dove visitiamo soltanto la Piazza dei Miracoli, patrimonio UNESCO dal 1987. Non serve dire che l’attrazione principale è la pendente Torre di Pisa, oggettivamente impressionante!
DOVE PARCHEGGIARE A PISA: a circa 700 m da Piazza dei Miracoli c’è un grossissimo parcheggio gratuito (parcheggio Via Pietrasantina); per qualche minuto a piedi in più risparmierete il costoso parcheggio nei pressi della piazza.
Questi 7 giorni on the road in Toscana ci ha regalato dei panorami pazzeschi, del cibo squisito e del vino fantastico. Sono felice di aver dedicato del tempo al nostro bellissimo paese!
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